La nostra storia

Il tennistavolo a Varazze

Gli inizi (Anni Settanta/Ottanta)

Il tennistavolo a Varazze nacque nella stagione 1974/1975 presso l’oratorio salesiano, con il nome di Polisportiva Giovanile Salesiana Tennistavolo Varazze.
I pionieri di questo sport erano tutti ragazzi che frequentavano l’oratorio: Claudio Gotta, Massimo Ansaldo, Antonio Anonide, Giacomo Roncallo, Fabrizio Bruzzone, Donatella Porro, solo per citarne alcuni.

 

 
Questi giovani giocatori dal tavolo un po’ sgangherato che non manca in nessun oratorio, dove la frase ricorrente è “chi perde esce”, dalle numerose partite amatoriali passarono all’attività agonistica. E proprio nello stesso luogo furono organizzati i campionati italiani di tennistavolo riservati alle polisportive salesiane. Arrivarono ragazzi da tutta Italia.

 

 
Per alcuni giovani dopo partite di singole e di doppio, fatica, gioia e a volte amarezza per la sconfitta, furono assegnati i titoli nazionali di tutte le categorie. L’occasione fu anche interessante dal punto di vista tecnico, visto che tanti atleti erano agonisti del tennistavolo, per far capire ai giocatori varazzini che era necessario un miglioramento sotto questo punto di vista.

 

Negli anni seguenti il livello agonistico crebbe sempre di più, grazie all’apporto di giocatori e tecnici di Genova e Chiavari che insegnarono agli atleti di Varazze la parte tecnica, la conoscenza dei materiali e la preparazione fisica.
Nel 1977 tanti varazzini tra cui Ambrogio Delfino, Carlo Podda, Luca Incerti, Mario Tramontano, Andrea Viacava, Roberto D’Angelo e altri ragazzi di Savona come Roberto Ruggeri, cominciarono l’attività agonistica ottenendo risultati a livello regionale e nazionale. Si ricorda, tra i momenti più esaltanti, la storica semifinale ai campionati italiani giovanili a Cecina (Toscana), dove nel doppio Categoria Allievi, la coppia Viacava-D’angelo perse al terzo set contro i più quotati Poma-Rossi della storica squadra Marcozzi di Cagliari.
 
 
Negli anni successivi la Polisportiva Giovanile Salesiana fu presente con regolarità nei campionati regionali (Serie D), nella Serie C (Interregionale), e per un anno nella serie B nazionale. A guidare l’attività agonistica era il presidente Antonio Vecchi, uomo che amava lo sport e i giovani. La parte tecnica era invece affidata a Fabrizio Bruzzone, mentre Don Marino, direttore dell’oratorio, si dava sempre da fare per avere i locali dove giocare e allenarsi (talvolta si giocò anche in chiesa). Grazie al Tennistavolo non si era formato solo un gruppo di atleti, ma soprattutto di amici, che condivisero momenti indimenticabili.
Agli inizi degli anni Ottanta la società si sciolse per diversi motivi. Quasi tutti gli atleti abbandonarono l’attività pongistica, ma in ognuno di essi è rimasto lo spirito di squadra che ha sempre accompagnato questa prima avventura e che ha permesso il ritorno all’attività qualche decennio dopo.